“Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi.”
(Gianni Rodari)
Quando abbiamo smesso di colorare fuori dai bordi? Di immergere le dita nelle tempere per disegnare con i polpastrelli? Di rincorrere le farfalle?
A ricordarci la meraviglia dell’essere bambini arrivano due nuove opere nel catalogo di Gagio Edizioni.
Di che colore sono le lacrime?
Il nuovo albo illustrato “Di che colore sono le lacrime?” di Genny Scaperrotta, dimostra con grande impatto e delicatezza l’incapacità che hanno gli adulti nel piangere.
Questo testo è nato proprio dal desiderio di dare un nome alle lacrime dei bambini con parole, colori e immagini per esplorare le emozioni e gli stati d’animo che le generano. I colori scelti per rappresentare le lacrime riflettono i colori interiori dell’autrice, poiché ognuno di noi vive in modo diverso le emozioni.
Le illustrazioni, a cura di Paola Denti, sono incentrate sul colore che ogni lacrima trasmette. La rappresentazione delle lacrime non è semplice, come non lo è far capire ad un bambino la loro differenza, per questo motivo sono rappresentate attraverso i petali dei fiori. Proprio come la natura, la dolcezza delle illustrazioni conferisce al bambino, o all’adulto che legge, la differenza emozionale di ogni tipo di lacrima che incontriamo nella vita.
Fantastici via vai fra i sentieri della Val Taleggio
Il secondo titolo è “Fantastici via vai fra i sentieri della Val Taleggio” di Simone Arrigoni, una raccolta di fiabe illustrate che prendono vita nel silenzio dei boschi, tra i colori dei prati, l’eleganza delle montagne e la curiosità dei più piccoli verso quei luoghi magici.
Le illustrazioni a cura di Daniela Giarratana danno colore ad un viaggio nel cuore dei monti, dove ogni racconto è come un riflesso di luce che attraversa il tempo. Tra boschi incantati e antiche leggende, le fiabe della Val Taleggio sussurrano storie di natura, magia e meraviglia.
“Lucia allora corse subito fuori casa, prese una vecchia slitta di legno che papà custodiva in cantina, e andò nel bosco dai suoi nuovi amici folletti.
Fecero una gran festa, lanciando migliaia di cristalli di neve nel cielo, ricoprendo tutta la valle di un soffice mantello bianco. E rimasero amici per sempre”
Non ti resta che allacciare gli scarponi, iniziare a camminare verso luoghi nascosti e lasciarti trasportare dalla fantasia.