Sono nato a Cagliari, in viale Poetto, la lunga via che costeggia il mare della città sarda.
Sono però cresciuto a Roma, alle spalle del colle Gianicolo, nel quartiere di Monte Verde, dove ho vissuto e studiato fino all’età di ventidue anni.
Col cinema si può dire che, passatemi il termine, mi sono scontrato a sedici anni, a Cinecittà, con qualche piccolo ruolo da attore o figurante. Nulla di importante, ma non per me, perché quei giorni sui set hanno segnato l’inizio dell’amore che ancora oggi provo per il cinema e per l’arte di raccontare storie.
Ho sempre avuto anche la passione per il disegno e ho avuto la fortuna di fare del disegno stesso una professione come illustratore e visualizer a Roma e poi come creativo a Milano.
Prima grafico e art director di tre grossi gruppi internazionali di pubblicità, per passare poi alla regia. Lavoro che ancora oggi esercito e che mi ha dato numerose soddisfazioni, premi, contatti e opportunità di viaggiare in posti come il Kenya, i Caraibi, il Libano e l’est Europa.
La mia passione per le storie era troppo forte per imbrigliarla in trenta secondi, tempo medio di uno spot pubblicitario, e per veicolarla alla sola vendita di un prodotto. Così, nutrendomi quotidianamente di centinaia di film e decine di libri, ho cominciato a scrivere soggetti per corti o lungometraggi, sceneggiature e format per la televisione, arrivando in un secondo tempo, con l’età matura, ad accarezzare l’idea di poter esprimere la mia creatività scrivendo romanzi.
In definitiva potrei dire che la mia passione è sempre stata quella di raccontare storie, a prescindere dal mezzo con cui lo faccio. Che si tratti di pennelli o pennarelli, di una macchina fotografica o di un pc, di una macchina da presa e una serie di ottiche, la mia “arte”, permettetemi questo termine, è sempre quella. Sono un Cantastorie.